Era il pomeriggio del 2 febbraio 1995, quando in un giardino di una villetta in località Pantano, di proprietà della famiglia Gregori, una minuscola statua di gesso raffigurante la Madonna di Medjugorje si mise improvvisamente a lacrimare sangue. Era un giovedì. La notizia cominciò a spargersi prima nel piccolo quartiere periferico, poi in tutta la città. La domenica successiva migliaia di persone raggiunsero la villetta e il fenomeno della Madonnina di Civitavecchia diventò un evento di portata mondiale.
L’allora Vescovo, Monsignor Girolamo Grillo, si mostrò inizialmente scettico. Scettiche anche le associazioni dei consumatori, che presentarono un esposto alla Magistratura dal quale scaturì un’inchiesta giudiziaria. Vennero eseguiti degli esami radiologici che non rivelarono alcun marchingegno all’interno della piccola immagine di gesso. Il colpo di scena più clamoroso arrivò il 15 marzo, quando alle 8 del mattino, la Madonnina lacrimò nuovamente. Questa volta si trovava tra le mani del Vescovo Grillo, al quale era stata consegnata in custodia dalla Procura della Repubblica. Il presule da quel momento diventò uno dei massimi sostenitori del miracolo, raccontando di averne parlato direttamente con il Papa di allora, Giovanni Paolo II. Grillo raccontò che il Papa gli chiese: “lacrima ancora la Madonnina?”. Poi aggiunse: “Voi vescovi italiani avete la testa dura”. Il fenomeno fu ovviamente portato all’attenzione della Congregazione per la Dottrina della Fede, all’epoca presieduta da Monsignor Ratzinger, che qualche anno dopo successe a Giovanni Paolo II al soglio pontificio. A distanza di 25 anni dall’evento, la Chiesa non si è ancora espressa ufficialmente sulla eventuale soprannaturalità delle lacrimazioni. Una propria commissione di inchiesta ha giudicato il fenomeno non spiegabile scientificamente. Fu Monsignor Girolamo Grillo, a fornire una spiegazione teologica. A suo giudizio, le lacrime della Madonnina sarebbero state un invito alla conversione e alla penitenza. Diverse, ovviamente, le conclusioni della Magistratura ordinaria, pressoché convinta che dietro al fenomeno vi fosse la mano dell’uomo, ma che non riuscì a individuare i presunti responsabili.
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GhinodiTacco
Un altro brutto episodio di mistificazione e credulità popolare che ha gettato discredito sulla città, con la compiacenza del sindaco e del vescovo del tempo che fu. Fortunatamente, gli anni passano, la Chiesa e il pensiero cristiano si rinnovano e oggi sono in pochi a dare credito a questa storia.