Il Lazio torna arancione. Era nell’aria da diversi giorni e adesso è ufficiale. Anche Civitavecchia ovviamente cambierà colore passando dal rosso all’arancio da martedì in poi, nonostante i positivi in città siano in aumento.
Da una settimana circa, infatti, a Civitavecchia si registrano giornalmente almeno 20 casi. Una situazione quindi in controtendenza rispetto alla maggior parte dei comuni della regione Lazio che, come annunciato dal ministro alla Salute Roberto Speranza “ha avuto dei dati in miglioramento e quindi nella cabina di regia e nelle prossime determinazioni non sarà più zona rossa ma arancione e avverrà a scadenza naturale dell’ordinanza vigente, quindi da martedì”. A determinare il cambio di colore è stata la nuova diminuzione dell’indice Rt che torna a 0.99, quindi appena un centesimo sotto la soglia limite di 1, sopra al quale il Lazio sarebbe rimasto rosso. Questo valore permette un allentamento delle misure restrittive rispetto agli ultimi quattordici giorni: nonostante il numero dei contagi, dei morti, dei ricoveri e delle terapie intensive resti ancora alto, è tuttavia stabile. Il tasso di incidenza dei contagi rimane sotto alla soglia dei 250 casi per 100mila abitanti in sette giorni. In zona arancione ci si può muovere solo all’interno del proprio Comune, tranne che per motivi di salute, lavoro o necessità. Sono consentite le visite nelle abitazioni private per un massimo di due persone non conviventi alla volta, ad esclusione di minori di quattordici anni, persone non autosufficienti o disabili. Riapriranno le scuole fino alle medie, barbieri, parrucchieri ed estetisti e i negozi non di prima necessità, fino alle ore 21. Aperti anche i centri commerciali, ma solo nei giorni feriali, mentre restano chiusi nei prefestivi e festivi, quindi di sabato e domenica. Per quanto riguarda bar, pizzerie, pasticcerie e ristoranti, non potranno aprire al pubblico per il servizio al bancone oltre che a pranzo e a cena. Resteranno tuttavia aperti per l’asporto, fino alle ore 22 e la consegna a domicilio senza limiti orari. I bar senza cucina chiudono alle 18. Il coprifuoco è confermato tra le ore 22 e le 5 del giorno seguente. Una notizia sicuramente buona ma che, come diciamo spesso, non deve portare ad abbassare la guardia. A giocare un ruolo importante nell’andamento della pandemia sono infatti i comportamenti delle persone, il rispetto delle regole come indossare la mascherina anche all’aperto e mantenere la distanza di sicurezza evitando assembramenti.
2 Comments
giovanni
Sarebbe interessante una statistica su chi è stato infettato e su chi ha infettato dal momento che in queste ultime due settimane si sarebbe dovuto stare maggiormente a casa: stare a casa è diventato pericoloso????
Pino
Forse se si iniziasse anche a Civitavecchia a fare qualche controllo in più e a chiedere qualche autocertificazione (cosa mai vista fare a Civitavecchia) come fanno negli altri comuni, chissà forse qualcosa cambierebbe.