Istat disegna demograficamente la Civitavecchia del 2043

Ancora peggio rispetto allo scorso anno. L’Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato l’aggiornamento annuale delle stime sui residenti in Italia suddivisa tra i comuni con un numero di abitanti superiore alle cinquemila unità. Ebbene, per quanto riguarda Civitavecchia in dodici mesi la stima è ulteriormente peggiorata, visto che viene previsto una maggiore diminuzione della popolazione residente, che porterebbe la città ai livelli degli anni ’70, quando i residenti non superavano quota 48.000.

Infatti, secondo lo studio dell’Istat, Civitavecchia, che alla fine del 2022 contava su 51.590 residenti, a venti anni di distanza, ovvero alla fine del 2042, dovrebbe averne oltre tremila in meno, ovvero 48.394. Alla fine del 2030 i residenti sarebbero 50.439, alla fine del 2033 si scenderebbe sotto la fisiologica quota di 50.000, con 49.894 residenti che, alla fine del 2040, diventerebbero 48.594. Il perdurante calo delle nascite determinerà poi, secondo l’Istat, un invecchiamento progressivo della popolazione. Nell’arco dei prossimi 20 anni la fascia di età compresa tra 0 e 19 anni passerà dall’attuale 17,5% del totale al 13,2%, mentre la popolazione anziana, che adesso è al 23,6% raggiungerà addirittura il 41,2% dei residenti a Civitavecchia. Inevitabili e importanti le ripercussioni anche di carattere economico, visto che la popolazione attiva, ovvero quella compresa tra i 20 e i 64 anni, passerà dall’attuale 58,9% al 52,7%. Quindi lavoreranno meno persone e più persone dovranno percepire la pensione di anzianità. Un quadro, quello che riguarda Civitavecchia, del tutto simile a quello del resto del Paese, dove progressivamente si andrà ad un ulteriore invecchiamento della popolazione. Dati che dovrebbero far riflettere e che necessiterebbero di provvedimenti immediati a livello governativo. Ma forse, come sempre, chiediamo troppo.