“Precisiamo che, nonostante il susseguirsi di notizie e nonostante le rassicurazioni che leggiamo in queste ore sulle testate giornalistiche, sabato prossimo, alle 10,30, presso il piazzale antistante il Comune di Civitavecchia, terremo ugualmente la manifestazione a tutela della Frasca e della nostra costa dal pericolo di un imminente progetto di un impianto di itticoltura”. Così gli organizzatori della protesta che andrà in scena davanti a Palazzo del Pincio.
“Rimarremo vigili fino all’ultimo momento e non indietreggeremo di un solo passo verso una soluzione che sia diversa dal ritiro di questo sciagurato progetto – affermano – chiamiamo la cittadinanza tutta a partecipare in questa battaglia che ha un solo colore, quello azzurro del nostro mare”.
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giovanni
Mai che qualcuno se la prenda con chi ha permesso il degrado del fondale marino da TVN alle villette.
Ci sono enti statali incaricati di vigilare che le attività industriali non inquinino: con la piscicoltura se ne sono altamente fregati di controllare che gli sversamenti a mare non contengano sostanze organiche come resti di mangime e feci dei pesci che invece dovevano essere eliminate almeno nella maggior parte con le vasche di decantazione ed eventuali filtri.
La conseguenza è stata la concimazione incontrollata delle alghe con la proliferazione di specie che avrebbero dovute essere secondarie: chi ha frequentato il mare antistante la frasca dovrebbe aver notato che il fondale è ricoperto da una moquette alta una decina di cm.
Invece di bloccare attività produttive la dimostrazione la dovrebbero fare davanti alla sede dell’ARPA Lazio e altri enti statali che hanno permesso lo scempio: siamo pieni di regole e normative che poi non vengono fatte rispettare.