Dopo la risposta di Fratelli d’Italia arriva la controreplica dell’Anpi in merito al libro “Rodolfo Graziani: il Soldato e l’Uomo”.
“Rispondiamo – commentano dall’Anpi – soltanto per chiarezza all’esponente del partito di FdI, Paolo Iarlori, e non certo per aprire un confronto che riteniamo sostanzialmente inutile. Infatti, il dialogo è cosa positiva solo quando su alcuni principi fondamentali esiste una condivisione di base e tra questi enumeriamo la libertà, la democrazia, la pace, il rispetto della dignità delle persone e della vita umana, l’uguaglianza. Ecco, a nostro avviso con chi ancora non ha assimilato fino in fondo tali principi non può esistere alcun confronto costruttivo. Innanzitutto, vogliamo rasserenare chi sostiene che il libro in questione (cioè “Rodolfo Graziani: il soldato e l’uomo”) non sia stato letto, perché è proprio dalla lettura della biografia in esame che nascono le nostre considerazioni. Si tratta di un libro che ha come finalità principale il tentativo – peraltro vano – di riabilitare un personaggio che il mondo civile ha tristemente classificato e riconosciuto come criminale di guerra, un uomo che non ha avuto esitazioni quando si è trattato di massacrare uomini, donne e bambini. Stragi compiute nei confronti di popoli ed etnie che il boia, protagonista del libro, considerava inferiori. Vogliamo anche ricordare al sig. Iarlori che l’ANPI l’11 febbraio di ogni anno partecipa alla manifestazione indette dall’Amministrazione Comunale per commemorare la giornata del Ricordo. Quindi, non sussistono reticenze o omertà da parte nostra. Riteniamo poi utile svolgere qualche considerazione in merito alla concessione della cittadinanza onoraria di Civitavecchia alla senatrice Liliana Segre, traguardo rivendicato all’esponente di FdI. Sappiamo benissimo che senza i voti di due consiglieri di FdI la mozione, presentata da altri, non avrebbe avuto esiti positivi. Ma in ciò notiamo una profonda contraddizione: infatti non riusciamo davvero a comprendere come sia possibile assumere tale, positiva posizione in Consiglio Comunale e poi, in altra sede, proporre un libro che vorrebbe restituire dignità ad un soggetto come Graziani che, da ministro della Guerra, comandava le milizie che consegnarono la Segre, insieme a tanti innocenti ebrei, ai tedeschi. In proposito, inoltre, sottolineiamo come il voto espresso da FdI in Consiglio Comunale, appaia in conflitto anche con la scelta di dedicare la sede del proprio partito ad Almirante, già parte influente dello stesso Governo di Salò i cui sgherri arrestarono la Segre e la consegnarono alle SS naziste per avviarla nei campi di sterminio. Siamo convinti che l’unità democratica del nostro paese vada sempre ricercata e per questo obiettivo questo l’ANPI continuerà a lavorare intensamente. Ma ribadiamo con forza che non siamo interessati a perseguire quella “pacificazione” che intende mettere sullo stesso piano i carnefici, ovvero coloro che hanno oppresso i popoli, a cominciare da quello italiano, con chi invece ha combattuto per restituire la libertà e la democrazia al nostro Paese e al mondo intero. In Italia c’è stata un Guerra di liberazione dal nazifascismo, non una guerra civile: da una parte c’erano i partigiani, i patrioti che hanno ridato dignità e libertà alla Nazione, dall’altra le canaglie naziste e fasciste”.
3 Comments
banda koch
camerati, camice nere della rivoluzione e dell’impero,voi che “non avete mollato”………………. levate i poster della decima mas dalla vostra sede, che siete patetici e anacronistici!!!!!!!!!!!!!
Gabriele
Con questo linguaggio ,i ‘fascistii’ sarebbero gli altri…..bah…
Dipendente
Toh, chi si rivede, il comunista con il rolex