Nessun superamento dei livelli di attenzione per 50 giorni, dall’inizio del 2021, e sette superamenti nell’arco di una settimana. La particolare situazione atmosferica che si registra in questi giorni, con un tasso di umidità altissimo e una conseguente stagnazione dell’aria, ha determinato un drastico peggioramento delle condizioni ambientali a Civitavecchia e nel comprensorio. Solo nella giornata di mercoledì, infatti, il PM10, ovvero il particolato, è schizzato ben al di sopra della soglia limite di 50 microgrammi al metro cubo in cinque delle stazioni controllate da Arpa Lazio.
Il picco, paradossalmente, si è avuto ad Allumiere, dove sono stati superati abbondantemente gli 80 microgrammi in entrambe le centraline. A Tolfa si sono raggiungi i 70 microgrammi, a Monte Romano sono stati superati i 60 e a Civitavecchia la soglia di attenzione è stata sforata nella postazione di San Gordiano. Il giorno precedente, a Civitavecchia lo sforamento, sempre riguardo le polveri, aveva interessato le postazioni di Fiumaretta e Campo dell’Oro. Tutte le altre sono rimaste al di sotto dei limiti previsti dalla legge. Nessun superamento, invece, per tutti gli altri agenti controllati dalle centraline disseminate nel territorio. La particolare situazione atmosferica e le conseguenze di carattere ambientale si sono comunque fatte sentire anche per gli ossidi di azoto, praticamente raddoppiati rispetto a quelli osservati la settimana precedente. Nella sola postazione di via Roma, tanto per fare un esempio, si è arrivati a sfiorare i 100 microgrammi al metro cubo quando nella settimana compresa tra l’8 e il 14 febbraio il valore era stato di 33 microgrammi. C’è stato quindi un incremento del tasso di inquinamento del 300 per 100. Praticamente stabile, invece, il valore del monossido di carbonio e in lieve incremento quello del benzene. Una situazione, quella ambientale, che va comunque attentamente monitorata, soprattutto se, a quanto sembra, proseguirà questa fase di alta pressione atmosferica accompagnata da un alto tasso di umidità dell’aria. Purtroppo, però, non esistono strumenti che possano fornire in tempo reale un quadro della situazione in funzione del quale poter eventualmente adottare provvedimenti straordinari di tutela della salute pubblica, come ad esempio, il blocco del traffico.
M. C.
2 Comments
francesco
la centrale enel è attiva con un solo gruppo,quindi,chi inquina?
giovanni
Vedi che dare la colpa a TVN è molto facile mentre mettere limitazioni alla circolazione delle auto è impopolare come impopolare è controllare l’utilizzo delle caldaie di casa