Non molto tempo fa, precisamente a gennaio, abbiamo parlato della delicata e di forte crisi che sta attraversando il mondo del lavoro in generale, che sta colpendo sia l’Europa che l’Italia intera e che in modo particolare sta colpendo purtroppo il nostro comprensorio.
Questo ci doveva far riflettere sulle decisioni da prendere per cercare perlomeno di tamponare questa situazione difficile e ormai insostenibile . Decisioni a lungo termine, anticipate che possono sembrare dolorose, ma che potrebbero farci uscire dalla crisi, o non aggravarla.
Crisi che in questi ultimi anni, si sta abbattendo sia sul lavoro pubblico che in quello privato e questo si avverte specialmente nei piccoli Comuni del nostro territorio più isolati come Allumiere e Tolfa, comuni con poche risorse finanziare a disposizione. La soluzione per noi era la fusione o l’unione dei comuni.
Finalmente questa estate il consiglio comunale di Tolfa e auspichiamo che lo faccia subito anche il comune di Allumiere, ha deliberato all’unanimità dei presenti di dare mandato al Sindaco Landi , affinchè adotti tutti gli atti e le procedure possibili ad avviare un processo virtuoso che possa concludersi con la fusione dei due comuni in un unico comune, comune che abbia una sola anagrafe un solo ufficio tecnico, un solo ufficio di polizia locale, un solo ufficio finanziario, e un solo organo politico.
Questa soluzione, oggi con il mondo e le città in continua evoluzione e flussi MIGRATORI di persone che vanno da un paese all’altro lo vediamo tutte le sere in tv, secondo noi è oggi possibile e attuabile in poco tempo specialmente nei due comuni di Tolfa ed Allumiere, divisi ormai solo sulla cartina geografica. Oggi con i molti risparmi, derivanti dall’unione dei servizi comunali, risparmi dovuti dalla metà degli amministratori futuri, degli uffici, le maggior entrate dallo stato centrale, causate proprio dalla fusione dei Comuni, che sono il 20% dei trasferimenti statali per dieci anni, in più l’esenzione per 3 anni dei vincoli del patto di stabilità, questi importanti risparmi di soldi che non sono poca cosa per un piccolo comune, si potrebbero reinvestire per creare nuove forme di lavoro per i giovani e non solo, di sicuro si potrà fare un abbattimento delle tasse.
Â
Vincenzo Gari
Segreteria Regionale Cisal-FederEnergia