Questa volta sembra essere passata in secondo piano la vicenda della ditta locale An. Co.Consultans, che rischia di vedersi tolta un appalto con Enel S. p. a. che va oramai avanti da molto tempo.
Al di là dei patti territoriali di Enel per le PMI locali, questione più che lecita per un’azienda competente ed esperta che merita rispetto come la An. Co. Consultants, vale la pena chiedersi che fine abbiano fatto le forze politiche che fino a poco tempo fa si occupavano della questione lavorativa locale, in particolare di Enel.
Ricordate le incursioni di politici ai piedi di TVN, senza andare troppo in là con la memoria? Perché ora la questione sembra essere passata in secondo piano e anzi appare lontanissima dall’interesse dei personaggi che contano?
Questi lavoratori esperti meritano delle risposte e ancor più meritano di essere tutelati. Ogni lavoratore rappresenta un nucleo famigliare, così come rappresenta il passato dignitoso della An. Co. Consultants.
Il presente invece è torbido, amaro per una situazione che sa di tradimento, da parte di un colosso dell’energia da una parte, e della politica dall’altra. In tutto questo si paga sempre la mancanza di un’amministrazione politica, caduta con tutte le conseguenze del caso. E quando si parla di lavoro, di problematiche sociali, di cittadini pienamente immersi in una crisi che sembra non avere spiragli di luce, nessun uomo che ha ricoperto incarichi di potere politico e di rappresentanza può ritenersi assolto.
È necessario fare qualcosa per questa ditta ed i suoi lavoratori. Se è vero che, come spesso si dice, Enel con le sue possibilità lavorative ha dato un futuro a molti individui, ora è il momento di puntare i piedi e pretendere ancor più la stessa tutela per questi lavoratori. Vorrei quindi invitare le stesse forze politiche che spesso si sono messe in gioco e le istituzioni ad aprire un tavolo di trattative, o comunque a dare voce più forte a questa situazione. Sposiamo la causa di questi lavoratori, e si contratti affinché venga nuovamente presa in considerazione come risorsa per l’impianto.
Perdere un’impresa del genere, di tale qualità ed esperienza, è una grave mancanza, soprattutto quando essa stessa, assieme ad altre aziende del genere, potrebbe contribuire anche a futuri progetti di formazione professionale per le nuove generazioni, creando un nuovo mercato del lavoro e dando possibilità più ampie di riuscita nella lotta alla disoccupazione.
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Mattia Tamalio
#costruiamoilnostrofuturo!