“Sarebbe utile sapere l’andamento economico dei negozi del settore moda e le eventuali flessioni per quanto riguarda vendite e soprattutto saldi che sono parte determinante dei bilanci: ovvio che molti sono a rischio chiusura”. Lo afferma il presidente dell’associazione Meno Poltrone Più Panchine ed ex dirigente nazionale di Confcommercio, Tullio Nunzi, che riporta la flessione fino al 7% che si registra in alcune città del nord.
Si tratta di negozi che vanno dalle calzature e pelletterie, all’abbigliamento, all’intimo, allo sportivo e che sono nella terza stagione di perdite, e quindi a rischio di sopravvivenza. Sono una parte non indifferente del tessuto commerciale di Civitavecchia, e sono altresì una attrazione per il crocierismo. La moda è una delle ragioni per cui si viene in Italia. Negozi che hanno contribuito a vitalizzare il centro storico, determinando un livello occupazionale non indifferente e contribuendo al pil cittadino. Colpa dei saldi anticipati? Colpa delle ristrettezze finanziarie e della generale situazione di incertezza economica, legata ai consumi?
Una cosa è certa, un settore che ha dato tanto in termini economici, che ha animato i centri storici, in periodi bui, ha caratterizzato il centro citta insieme alle altre attività, ai pubblici esercizi, e va monitorato continuamente ,va supportato con politiche di sostegno e di prospettiva che possano restituire centralità e valore ad un settore in crisi”.
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giovanni
La eventuale chiusura è da addossare alle liberalizzazioni estreme e alla poca esperienza di chi ha voluto mettere negozi dello stesso genere a 30-40 metri da un altro innescando un gioco al ribasso negativo per tutti.