Credo che ormai la situazione degli operatori del mercato ,e di tutto il sistema commerciale che con il mercato proliferava,sia allo stremo. Agli operatori va tutta la mia solidarietà. È ovvio che il problema non nasce oggi;ma altrettanto ovvio che sarebbe necessario pensare a avviare processi che non permettano più il formarsi di situazioni di questo tipo.
I tempi della politica sono assai diversi da quella dell’impresa,pertanto provo a fare delle proposte concrete per creare situazioni di positivo confronto.
La prima necessità è quella di promuovere una politica di assetto e sviluppo di tutte le attività commerciali,finalizzata ad integrare queste ultime con altri ambiti della pianificazione del comune.
Bisogna essere consapevoli,e non sempre a livello di amministrazione lo si è stati,della funzione del commercio,come funzione urbana fondamentale,determinante e significativa nel governo del territorio di Civitavecchia.
Se così fosse, sarebbe necessario l’avvio e lo sviluppo di un processo di progettazione partecipata:cioè il necessario e normale e civile confronto,con le associazioni,gli operatori economici,i cittadini, che costituisce un punto di partenza per focalizzare e rilevare i campi di azioni,gli interessi in gioco;in pratica costruire un sistema di proposte condivise,finalizzate al miglioramento della vita economica e della qualità urbana.
Mi si dirà che per quanto riguarda il mercato,questo è avvenuto:dalla mancata conoscenza del progetto si è passati ad un dialogo ,almeno negli ultimi tempi;ed è vero.Sarebbe però utile che questo divenisse una strategia ed una modalità di governance ,un tavolo permanenente, costante, e non solo per il mercato,ma per tutto il settore terziario.
Questo permetterebbe un processo di valorizzazione del tessuto urbano ed economico,la rivitalizzazione di sistemi commerciali esistenti,consoliderebbe i servizi commerciali di vicinato,vera spina dorsale della economia civitavecchiese.
Tullio Nunzi