Si intitola “Li villici” il nuovo sonetto di Pasquino. L’anonimo poeta dialettale parla di Tolfa e Allumiere, con i loro abitanti un tempo presi in giro dai civitavecchiesi. Pasquino spiega però che la situazione adesso si è completamente ribaltata.
Li villici
Un tempo cojonanno se diceva:
Ma questo manco a torfa e a la lumiera
Come se lì ce fosse ‘na barriera
Che da la civirtà li divideva
‘Na zona de ruspanti e contadini
Ndo annavamo d’estate a pijà fresco
E ce pareva tutto pittoresco
Guardanno co’ superbia sti burini
Ma avenno scarpe grosse e mente fina
Sti paesi nell’anni hanno svortato
Mentre da noi s’è tutto addormentato
Mo so’ loro a montà la cavallina.
E dato ch’hanno arzato assai la cresta
Ce sputano dall’arto su la testa.
Pasquino dell’OC
9 Comments
pamedeo@gmail.com
Caro Pasquino hai proprio ragione, ormai i civitavecchiesi vanno a Tolfa e Allumiere. Che stanno a fare a Civitavecchia? Qualche spettacolo improvvisato, a condizione che costi poco. Perché cultura e spettacolo secondo i nostri amministratori non servono, Come, sempre secondo loro, non serve un assessore alla cultura. Povera Civitavecchia.
Amedeo
lollo
tutti sapevano a cosa sarebbero andati incontro,esprimendo il voto alle recenti elezioni comunali.
la gente ,pur di punire i 5s,ha votato qualunque cosa,badate, non per ideologia,ma per vendetta!
ed eccoci quì,con 3 rimpasti di giunta e altre cosine interessanti………….
giuseppe
e secondo LEI sig. LOLLO , i 5 ***** furono votati per IDEOLOGIA ??????
lollo
bè ,proponevano qualcosa di diverso,una nuova politica,ma per paura di sbagliare,hanno miseramente fallito.
Rufus TerraNera
Pasquì, di che ti lamenti? Qui da noi ce sò le foche (“fuochi artificiali”, n.d.r.), poi er padellone, poi lo street food (“se magna pe strada”, n.d.r.) a via Trieste, ce so li cocomerari per tutto er Viale….Pasquì, a Civitavecchia se magna e pure bene, voi mette? Se te serve la cultura vai alla torfa, vai all’allumiera. Se voi fà alla grande vai a Roma.
identità
rufus,parlando della via morta(pardon ,via trieste) te sei scordato de menzionà l’ombrelli pell’aria, prima messi,poi levati,poi rimessi…………..
chissà chi ha pagato?
e te sei pure scordato la fiorera co la scritta civitavecchia (non leggibile) piazzata al viale.
la gente ce viè da tutta italia a vedella!!!!!!!!!!!!!!!
ma er massimo l’avemo raggiunto cor centurione all’ingresso del museo, dove troneggia la scritta M.A.N.C scopiazzata dal MoMa di new york.
a gente faceva a cazzotti p’e entrà…………….
Civitavecchiese
Carissimi Lollo e Giuseppe non sono ne di sinistra ne dei 5s e ne di destra ma perché esiste un orientamento politico a civitavecchia???? Caro Lollo i tuoi amici del PD alle ultime elezioni si sono buttati con la destra e l’ultima amministrazione di sinistra targata tidei quanto è durata?????? Caro Giuseppe i tuoi 5s erano dei fantasmi ma che hanno concluso???? E pure questa amministrazione è un minestrone di bandiere e magnaccioni, finché voteremo sempre i soliti che si buttano da sinistra a destra solo per fargli ingrassare il loro……. Non cambieremo mai pensateci
giovanni
Una volta chi voleva andare al governo faceva proclami sulle piazze mettendoci la faccia, oggi ti fanno un volantino con promesse ricavate alla meglio dagli errori dei precedenti e con le rimostranze di qualche cittadino ben sapendo che poi tanto non manterrà tutt’al più fa qualche comparsata nei bar, alla tv locale o al mercato e è largamente dimostrato che il voto di protesta porta solo disgrazie.
Oggi nei partiti tradizionali c’è troppa gente che del partito se ne frega alla grande e pensa solamente a cosa può raccogliere andando al potere tanto a meno di gravi casini legali nessuno lo può togliere da quella sedia.
In quanto ai salti tripli mortali di certi nostri politici sarebbe auspicabile una bella legge nazionale che obblighi a restare dove sei stato votato e se non ti piace più te ne torni a casa no che te ne vai nel gruppo misto per vendere il voto a chi paga di più.
Il problema è solo che nessun politico si azzarderà a portare in parlamento una proposta di legge che poi lo vincolerà per 5 anni.
Rufus TerraNera
Ormai, a livello nazionale e più ancora a livello locale la degenerazione della “classe politica” non ha più limiti nel suo imbruttimento.
Una serie di saltimbanchi, giocolieri, cantastorie e pifferai magici che sta raschiando in fondo del barile per mantenere privilegi e prebende per sè e per i suoi accoliti e che impedisce, per paura, in maniera sistemica, anche il semplice ingresso in politica a chi vorrebbe costruire e cambiare con onesta.
Approfittano in modo magistrale della rassegnazione, della scarsa memoria, dell’ingenuità dei cittadini (io li chiamo cittadini, loro li chiamano elettori) prova è che alle ultime elezioni simo caduti nel solito trappolone: il carrozzone elettorale.
Qualcuno ricorda, ad esempio che il candidato sindaco doveva essere Zappacosta all’ultimo secondo sostituito con Tedesco? Il carrozzone, appunto. Qui se non ci si sveglia tutti e si mandano a casa questi, sempre questi che da decenni promettono e mai mantengono cambiando partito a più non posso non c’è scampo.
Ma dobbiamo svegliarci, ognuno di noi, da solo. Se ancora credete alle “ideolologie”, continuate a sognare tranquilli, loro usano le ideologie solo per meglio manovrarci. Vi siete accorti che quando il momento si fa più pericoloso e la crisi piùgrave la politica italiana deve mollare e ricorrere a personaggi di gran professionalità e spessore che non hanno niente a che fare col sistema dei partiti per risolvere i problemi causati dalla loro incapacità? Mario Monti prima e Mario Draghi adesso.
Questo è il XXI secolo. Dobbiamo adeguarci.