E’ stato individuato in poche ore, dagli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato distaccato di Civitavecchia, diretto da Paolo Guiso, l’uomo che all’alba di domenica, armato di coltello, ha messo a segno la rapina ai danni della sala slot “Big One” di via Roma a Civitavecchia.
L’uomo, un nordafricano di 40 anni, residente in città, aveva trascorso tutta la notte all’interno del locale a giocare alle slot, fino alle 5.30 del mattino quando, ripreso dalle telecamere di sorveglianza, ha lasciato il locale, per farci rientro poco prima delle 6, completamente travisato ed armato di un grosso coltello per mettere a segno la rapina.
Il gestore, sotto la minaccia dell’arma, ha consegnato al 40enne la somma di 5.000 euro e dopo che il rapinatore è uscito dal locale ha chiamato la Polizia. Immediatamente giunti sul posto, gli investigatori hanno visionato le telecamere di videosorveglianza interne e raccolto le testimonianze della vittima.
Dalla visione delle immagini che hanno ripreso le attività all’interno del locale durante la notte, gli investigatori hanno notato che l’ultimo cliente che aveva lasciato il locale poco prima che entrasse il rapinatore, dopo aver trascorso l’intera notte a giocare alle macchinette, era stato proprio un cittadino nordafricano, conosciuto alle Forze di Polizia, che per corporatura poteva coincidere con il soggetto ricercato, sebbene vestito in modo completamente diverso e con il volto coperto dalla mascherina chirurgica ed il capo nascosto sotto il cappuccio della felpa.
Subito i poliziotti si sono messi alla ricerca dell’uomo negli ambienti solitamente frequentati dallo stesso, rintracciandolo nel pomeriggio. Al momento del suo rintraccio, gli investigatori hanno notato subito che i pantaloni che indossava erano uguali a quelli del rapinatore, inoltre, durante il controllo, esteso anche all’abitazione e ad un magazzino di cui solo lui aveva la disponibilità, hanno rinvenuto un grosso coltello uguale a quello impugnato per commettere la rapina.
L’uomo, messo alle strette dagli investigatori, ha dichiarato di aver effettivamente trascorso tutta la notte a giocare, perdendo un’ingente somma di denaro e pertanto, dopo aver lasciato la sala giochi, ha deciso di armarsi di coltello e compiere la rapina.
I poliziotti hanno ritrovato inoltre parzialmente bruciate, la busta con cui l’uomo aveva portato via il denaro e la mascherina chirurgica indossata per travisarsi e con la quale era stato ripreso dalle telecamere. Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere di rapina aggravata e porto abusivo di armi.
3 Comments
dubbioso
ma i 5000 euro?
asdrubale
Sempre dell’idea che se sbagli nello stato in cui stai devi essere riportato al tuo paese d’origine. Non per razzismo ma per correttezza verso chi, affrontando guerre e viaggi della morte, arriva in Italia e si mette all’opera per migliorarsi.
Valerio
Il rimpatrio si può fare verso un paese che ha una struttura governativa o una struttura governativa ricettiva, soprattutto un governo riconosciuto e non una qualche specie di dittatura. Mancando spesso e volentieri uno Stato di diritto non si riesce a mettere in moto la macchina del rimpatrio.
Si finisce con il fare una lettera di via che non ha nessun valore reale, arrivando all’assurdo di “buttare” il problema nel paese vicino come fanno i francesi che di nascosto portano le persone sul nostro territorio.
L’alternativa è inviare queste persone verso uno dei tanti hub/carceri del nord africa pagati da noi europei e lì dimenticarli.