Ulteriori e autorevoli conferme rispetto alla definitiva uscita dal carbone nella produzione di energia in Italia. Un articolo del Sole 24 Ore mette in evidenza la tabella di marcia stilata nel Pniec, ovvero il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima che il Governo italiano ha inviato lo scorso mese all’Unione Europea. Ebbene, fatta eccezione per la Sardegna, dove si è ancora eccessivamente indietro con le rinnovabili, per il resto si parla di imminenti dismissioni.
I prossimi due step, secondo l’articolista, riguarderanno gli impianti di Brindisi e Civitavecchia, “la cui produzione è prossima allo zero da diverso tempo al netto della parentesi del programma di massimizzazione legato alla guerra tra Russia e Ucraina”. Per entrambi gli impianti il Pniec ribadisce che la chiusura del processo di phase out è prevista entro il 2025. E per entrambi gli impianti, si legge nell’articolo, sono stati istituiti due comitati, su input del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che lavorano a individuare soluzioni per il futuro dei siti. Al momento ci sono otto progetti che riguardano Brindisi e cinque che interessano Civitavecchia. L’articolo del Sole 24 Ore precisa che nella città pugliese “stanno emergendo, in particolare, diverse iniziative imprenditoriali con focus nell’eolico off shore. Ciò, in modo da sfruttare il bando pubblicato ad aprile dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con cui dovranno essere individuati almeno due porti nel Mezzogiorno per sviluppare la cantieristica navale collegata allo sviluppo dell’eolico off shore”. “Mentre nel sito di Civitavecchia – conclude l’articolo – a prevalere è un mix di soluzioni che spaziano dalla logistica alla trasformazione di alcune strutture dell’impianto con finalità industriali”.
1 Comments
giovanni
Lo ho detto altre volte se Civitavecchia non cerca alternative ad aiuti statali è pericolosissimo anche perchè oggi il consiglio comunale è sinistrorzo mentre a livello nazionale è destrorzo per cui chi fa da se fa per tre!!!!!
Ai politici attruali del bene nazionale non può fregar di meno , si aiutano gli amici e per gli altri solo chiacchiere.
Siamo proprio messi male!!!
,”nella città pugliese “stanno emergendo, in particolare, diverse iniziative imprenditoriali”
A livello locale non si sente nessuno che progetta qualcosa di positivo.