Sarà in parte la merce, ovvero gli utenti e gli operatori del porto, a pagare in parte i maggiori costi per la realizzazione del prolungamento dell’antemurale, inizialmente stimati a 60 milioni di euro e lievitati ad oltre 100 dopo l’aggiornamento del prezziario regionale. A fornire l’anticipazione è il magazine Shipping, che spiega come la soluzione individuata dall’Autorità Portuale è quella di recuperare gli oltre 40 milioni di euro mancanti attraverso l’incremento di un finanziamento ottenuto nel 2018 dalla gestione di Majo dalla Banca Europea degli Investimenti e, come recita un recente provvedimento di Molo Vespucci, “con l’imposizione delle sovrattasse a carico delle merci imbarcate o sbarcate, oppure l’aumento dell’entità dei canoni di concessione a copertura dei costi relativi alle opere di grande infrastrutturazione realizzate o da realizzare.
Per Shipping Italy, la decisione di applicare una sovrattassa sulle merci è espressione del fallimento della richiesta di ulteriori finanziamenti pubblici. Peraltro, il tutto in tempi strettissimi, visto che l’iter relativo al provvedimento dovrebbe concludersi nell’arco di soli 15 giorni, anche perché una parte del finanziamento è legato alla tempistica del Pnrr e l’iter è in ritardo.
2 Comments
Veritas
Aumentando il carico sugli operatori ne pagheranno le conseguenze sia gli operatori che gli eventuali clienti se questi costi si rifletteranno sulle tariffe. Per rimanere allineati al mercato e non far fuggire i cliente senza adeguare le tariffe gli operatori come al solito gireranno i costi sui dipendenti che dovranno “essere flessibili” con la paga e con gli orari riducendo all’osso il personale per risparmiare e sovraccaricando di ore e pressione chi già lavora o affidandosi a personale stagionale non sufficientemente formato con conseguente qualità del servizio offerto sempre più basso.
giovanni
In tutti i casini di Civitavecchia effettivamente ci mancava tanto qualche casino economico del porto: ero preoccupato!