“Un vecchio, saggio, detto popolare cita così : non si” rovescia” il piatto in cui si mangia”. L’affermazione di ieri, al termine del Consiglio comunale, del sindaco Tidei suona come la consegna delle chiavi della città, questa volta Porto compreso. Che significa altrimenti “proporre di adottare la città ” a chi di fatto e nei fatti da decenni della città, di molta della sua politica, già dispone, usa e sfrutta a suo tornaconto produttivo, lasciando sul campo solo briciole, fumo ed inquinamento e non per ultime, macerie occupazionali e crisi aziendali, vedi le ultime con l’ingresso di aziende Brindisine e Taratine ( casualmente oggi l’Ing responsabile nazionale dei siti a carbone Enel per anni lo è stato di Brindisi e da li proveniente) al posto di quelle cittadine?”.
“La solerzia con cui si vorrebbe in tempi brevi approvare il protocollo con l’Italcementi per la urgente necessità di riqualificare l’area e contestualmente già “accapigliarsi” sul suo destino futuro, sulla destinazione d’uso, volumetrie ecc. ecc. suona come l’ennesima ripetizione del detto toscano” che la micia presciolosa ha fatto i micini ciechi”.
Troppa fretta, anche se giustificata” insospettisce crea tensioni e diffidenza soprattutto in una città che di “sacchi”e di micini ciechi, ne a avuti abbastanza.
Forse sarebbe meglio che l’ impegno e le energie, di tutto il Consiglio comunale, si impiegassero per quello che è il vero primo passo verso la riqualificazione dell’area, cioè imporre all’Italcementi senza altro tempo frapporre, la demolizione dei manufatti e la bonifica dell’area (come già da precedente accordi sottoscritti con il comune) evitando così anche di far nascere il cattivo pensiero che alla fine questa quando si farà ricadrà sui cittadini. Come ? magari se l’area viene acquistata da Ente Publlico.
Così come pure “prescioloso” appare l’iter per l’attuazione dell’intervento per la riqualificazione e
valorizzazione di diverse aree sportive attraverso affidamento in concessione a soggetto privato come da delibera n° 130 del 21 /12/2010, approvata dalla amministrazione Moscherini con la uscita al momento della votazione dall’Aula del PD.
Sempre l’amministrazione Moscherini approvo il 12 marzo 2012 lo studio di fattibilità con la delibera di Consiglio n° 42 e il tutto è rimasto fermo sino a quando con urgenza e solerzia il comune
nei mesi scorsi ha predisposto e pubblicato il bando di affidamento in concessione che scadrà il prossimo 10 ottobre. Anche qui per non ingenerare sospetti, tensioni e malumori si è ben pensato con una delibera di Giunta, la n° 14 del 10 gennaio 2013, di apportare modifiche allo studio di fattibilità precedentemente approvato dal Consiglio Comunale ( ????).
Se queste situazioni hanno già scatenato fibrillazioni, sospetti, bracci di ferro e tensioni “tutte mirate alla salvaguardia degli interessi della città e dei cittadini” ufficialmente e in superficie; cosa potrà mai accadere in quelle altre che dovrebbero venire dalla attuazione del programma elettorale del Sindaco e della coalizione ?
Sicuramente le larghe intese, le cui prove generali nei fatti e in alcuni provvedimenti già sono già in corso”.
Franco Boriello – Cittadino preoccupato