Marco Di Gennaro
“Serve una partecipazione collettiva per una città anestetizzata”
“Enel, l’energia che ti ascolta”. Se avessimo la possibilità di mandare sulle reti nazionali le immagini delle nuvolaglie che escono sempre più spesso dalla ciminiera di TVN , l’ Italia intera si renderebbe conto di quanto ingannevole sia questo spot pubblicitario così come tutti gli altri “smielati ” messaggi che l’Enel manda in onda per legittimare la sua immagine. Non solo l’Enel non ascolta, ma sembra fare proprio il contrario di ciò che gli si chiede”. “Il popolino, caro signor Patrizio Carlini, conta poco dinanzi alle fredde ed egoistiche logiche economiche che , come si suole dire, capitalizzano i guadagni e scaricano gli oneri, compresi quelli derivanti dai danni alla salute ed all’ambiente, sulla collettività. Lei si chiede cosa sia successo a questa città, che non si ribella a questa continua violenza al suo territorio ed al suo cielo. Io credo che essa abbia perso fiducia soprattutto in chi istituzionalmente avrebbe dovuto garantire il suo diritto ad uno sviluppo ecosostenibile e si è, invece, sempre piegato agli interessi dei poteri forti. Questa mancanza di fiducia nei suoi rappresentanti rischia di indebolire anche la fiducia dei cittadini in se stessi ,togliendo loro ogni speranza in una prospettiva di cambiamento . Questa apatia sociale sarebbe il regalo più grande che potremmo fare a chi della nostra città, della nostra salute, del nostro ambiente vuole continuare a fare ” carne da porco” ( e scusate l’espressione forte ). Ad una società anestetizzata si può fare quel che si vuole. L’unica risposta è la partecipazione collettiva perché la salute, l’ambiente, lo sviluppo e la vera occupazione sono patrimonio di tutti. Non dobbiamo permettere a nessuno ed a nessuna cosa di diminuire il nostro futuro, considerate anche le mediocri condizioni del presente a cui siamo costretti. E la sua indignazione signor Carlini è un viatico in questo non facile cammino”.