Al Dott. Carlo Hausmann
Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca
ROMA
Oggetto: Protesta e richiesta di abrogazione norma su corso aggiornamento raccoglitori di funghi.
Egregio Assessore,Le scrivo per sollecitare un Suo intervento nei confronti dell’assurda norma sull’obbligo di partecipazione ad un corso di aggiornamento obbligatorio di minimo sei ore, per tutti coloro cui scade l’autorizzazione regionale quinquennale per la raccolta funghi.
A settembre, molti cittadini, compreso il sottoscritto, quando si sono rivolti ad un’Associazione per espletare le pratiche, onerose e vessatorie, previste per il rinnovo del tesserino di cui sopra, si sono trovati di fronte ad un’altra sgraditissima sorpresa. Tutti abbiamo appreso che, in pieno agosto, il Consiglio Regionale ha approvato la suddetta incredibile, discriminatoria e cervellotica disposizione.
Chiarisco che non sono contro l’istituzione del tesserino. Al contempo ritengo che aggiungere anche l’espletamento di un aggiornamento sia invece da contrastare. Ne spiego le ragioni:
1) dopo quasi venti anni dall’emanazione della L.R. 32/98 che, tra l’altro, prevede la giusta frequenza ad un corso per poter ottenere l’autorizzazione, non si capiscono le ragioni scientifiche o meno che giustificherebbero l’invenzione dell’aggiornamento;
2) da quanto ne so, su tale tematica, nel Paese vige il più completo caos. Mi sembra che la Regione Lazio sia una delle poche, se non la sola, che abbia legiferato in materia. In gran parte del resto d’Italia, basta pagare ai vari Comuni e si può andar per funghi, alla faccia della sicurezza e della conoscenza! Per noi laziali danno e beffa!!
3) è incomprensibile e discriminatorio che tale obbligo valga poi solo per i “fungaroli” e solo laziali mentre altre categorie ne sono esentate. Un autista, un cacciatore, un pescatore no! Non ne chiedo l’istituzione anche per costoro ma, solo in linea teorica, non ne capisco l’esclusione. Tanto per dire, il C.d.S. ha subito decine di modifiche, i milioni di vecchi automobilisti sono tutti ben informati?
4) rammento che, ogni cinque anni, chi risiede nel Lazio e vuole stare in regola deve: pagare ben due marche da bollo di Euro 16,00 cadauna, fare un versamento di Euro 25,00 se di età inferiore ad anni 65, pagare i costi della pratica di almeno Euro 10,00. Ora si dovrebbe aggiungere anche il costo di partecipazione a tale corso, per almeno altri Euro 20,00! Totale: Euro 87,00! Per magari andar pochissime volte a funghi!! Non Le sembra un tantino VESSATORIO tutto questo???
5) Non si dica che è gratuito perché si dovrebbe tutti venire a Roma per usufruirne!!!!
Per quanto esposto, da semplice cittadino, che si sente trattato da suddito, grido forte il mio disaccordo. Auspico che ci sia un ripensamento e che venga abrogata la norma in argomento.
Aggiungo.
Auspico che la nostra Regione, piuttosto che inventarsi altri assurdi ed iniqui oneri, si adoperi per:
a) diventare capofila di una richiesta di Legge statale che uniformi il rilascio del tesserino su tutto il territorio nazionale. Se impossibile per conflitto di competenze, che la ponga all’attenzione di tutte le Regioni. Non si può accettare il caos vigente a tutto danno di noi cittadini;
b) proporre l’abolizione delle due marche da bollo o, almeno, la riduzione ad una sola;
c) sostenere l’applicazione di un costo uniforme e valido in tutto il Paese.
Faccio appello alla Sua sensibilità e alla comune condivisione dell’attuale esperienza di governo regionale. Non me ne faccia pentire.
Rispettosamente
Civitavecchia 24/9/2017 Dott. Manlio Luciani