“Gli alloggi provvisori per i lavoratori a nero sfruttati nelle campagne sarebbero un’iniziativa di alto spessore politico e morale. Dall’opposizione la solita insalata di parole. L’Amministrazione è impegnata a far rinascere il Cantinone”. Ad affermarlo è il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, secondo il quale il Cantinone è una importante opportunità, una struttura che l’Amministrazione è riuscita a farsi assegnare e che ora vuol far rinascere.
“Per le sue caratteristiche sollecita da tempo diverse idee e diversissime destinazioni – riprende il primo cittadino – su una di esse il nostro il Comune si è candidato cogliendo l’opportunità offerta dal PNRR. Ma ovviamente quando si tenta di “fare” (e in questo caso di “fare in favore di chi viene sfruttato”) c’è chi pensa solo alla “sua” speculazione politica.
I fatti. L’Assessorato ai servizi sociali ha intravisto in un decreto firmato dall’allora Ministro Andrea Orlando (“Lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori agricoli” – n.55/2022) un’interessante opportunità offerta nel quadro del PNRR. Ha quindi candidato il Cantinone sul sito del Ministero del Lavoro a diventare uno dei “social housing” previsti dal decreto, ovvero alloggi temporanei per le vittime dello sfruttamento nel settore agricolo che costringe molti lavoratori a vivere in condizioni precarie e spesso pericolose. Sono proprio il trasporto e l’alloggio i punti di forza del Caporalato. Lo sostiene lo stesso Ministero che, in una logica di prevenzione del Caporalato e del lavoro sommerso, sottolinea: “La nascita e lo sviluppo di insediamenti irregolari sono infatti terreno fertile per l’infiltrazione di gruppi criminali, un fenomeno che contribuisce a rendere ancora più precarie le condizioni di vita dei lavoratori operanti in tali ambiti”.
La scelta di Santa Marinella sarebbe strategica. Attorno a Santa Marinella, da Maccarese a Ladispoli, Cerveteri fino alla piana del Mignone, a Tarquinia, si calcolano 2000 addetti sparsi in decine di piccole e medie aziende impegnate nella coltivazione di 45 mila ettari di campi. È una forza lavoro numericamente importante, esposta ad un 4/5 per cento di sfruttamento, una realtà estesa e complessa che la Prefettura ha deciso di approfondire, attraverso la nomina di un Commissario straordinario, coinvolgendo tutte le forze dell’ordine.
L’infrastruttura portante di questa economia è l’Autostrada Roma-Civitavecchia e Santa Marinella vanta una centralità logistica che, attraverso l’autostrada A/12, consentirebbe il trasporto quotidiano dei lavoratori nei campi.
Con questa premessa, l’ipotesi delineata al Ministero è quella di una struttura che recupera sul piano edilizio l’edificio fatiscente del Cantinone e le estese aree circostanti, dando vita, al tempo stesso, ad una iniziativa di vera e propria inclusione e coesione sociale: oltre a fornire alloggi temporanei, è prevista l’attivazione di servizi di supporto, come assistenza legale e sanitaria, iniziative di integrazione e un pulmino per il trasporto dei lavoratori. Valore 1.600 mila euro, questa almeno la richiesta e fin qui i fatti.
Solo quando sarà reso nota la Convenzione – si spera a breve – si potrà capire meglio se e in che misura il social housing al Cantinone potrà rientrare nel perimetro dei 200 milioni destinati ai Comuni e solo ad allora verrà richiesto un primo atto di indirizzo da parte della Giunta che finora, dunque, non è stata chiamata a pronunciarsi.
In conclusione, l’Amministrazione è impegnata al recupero del Cantinone il social housing, oltre ad essere coerente nei numeri, nelle finalità e nelle dimensioni, rappresenta un’iniziativa di alto spessore politico e morale. Non così alte e nemmeno così spesse sul piano morale appaiono, invece, le finalità di chi strumentalizza una lettura superficiale e sommaria di questi fatti, mescola ben bene il tutto, propina ai cittadini meno attenti paroloni come caporalato-prefettura-pnrr e serve, per finire, la solita insalata di parole, piatto forte di questa opposizione”.