Egregio primo cittadino, con la presente vorrei tornare sull’incresciosa situazione di degrado e di scarso senso civico che la Sua amministrazione del fare finora, nonostante il giro di boa, ha affrontato rarissimamente e quando lo ha fatto non è mai giunta ad una soluzione efficace.
Proprio domenica pomeriggio alcuni concittadini mi facevano rilevare che, in quello che rappresenta il salotto della città, Corso Centocelle, nella parte finale, a ridosso di attività commerciali, sia ieri ma anche sabato pomeriggio, è stato preso di mira da giovani in esibizioni acrobatiche con i loro skatebords. Alla fine come succede in questi casi i passanti hanno dovuto desistere ed i ragazzi sono divenuti padroni indisturbati di quella parte del Corso. Converrà con lo scrivente che quello non è il luogo più adatto per certe pratiche sportive o per assecondare le proprie passioni non solo per un problema di sicurezza ma anche per il mantenimento della cosa pubblica. A difendere le elementari regole civiche di una sana convivenza nessun vigile, nessun delegato dell’amministrazione nonostante fossimo in pieno centro e nonostante l’ora, circa le ore 18. Certo non possiamo affidarci solo ai divieti: dobbiamo creare anche spazi per questi giovani…e proprio in questo settore la Sua amministrazione aveva affrontato la questione provvedendo alla creazione di una pista da Skateboard e, nonostante fosse stata finanziata, non ha dato più seguito neanche dopo aver individuato un’altra area, la Valle di Fiumaretta, alternativa a quella del Bricchetto dopo la disapprovazione dei residenti. Poi tutto si è misteriosamente arenato ma si sa una pista del genere non è certo come il provvedimento urbanistico della variante 29 per la quale, pur riconoscendo l’entità di una diversa importanza, si trovano anche percorsi illegittimi pur di farla approvare. Della mancanza di risultati i giovani hanno di che lamentarsi…e così la sua amministrazione per questa problematica crea disagi a due categorie: ai passanti perché non fa rispettare le regole necessarie per una convivenza civile, ai giovani perché li ha illusi promettendo a breve la creazione di spazi idonei. Viene da domandarsi se l’atteggiamento dell’amministrazione sarà lo stesso anche quando saranno finite le terrazze della Marina?…”se il buongiorno si vede dal mattino” c’ è poco da rimaner sereni. Per non parlare della casa comunale. Al Pincio nessun muro è stato salvato. Ovunque scritte indecenti alcune delle quali trascendono nel più becero linguaggio. Centinaia di occhi che tutti i giorni subiscono quei messaggi, che si dispiacciano dei danni che subisce il patrimonio pubblico, e si rattristano dell’indifferenza delle istituzioni. Una cittadinanza che da tempo ha issato la bandiera bianca davanti a tanto scarso senso civico anche per l’indifferenza degli amministratori pubblici. Nessuna reazione nemmeno più la sua. E questo è allarmante. E pensare che quando appena era divenuto nuovo inquilino del Pincio, nonostante le difficoltà finanziarie, non perdendosi d’animo, sicuramente anche per l’entusiasmo della vittoria, aveva reperito un’azienda che, senza alcun onere per i contribuenti, così tenne a rimarcare pubblicamente, ripulì i muri della piazza recentemente riqualificata. Aveva dimenticato l’aspetto più importante per affrontare la questione del vandalismo: agire in ambito di una programmazione, favorendo la sensibilizzazione, il coinvolgimento dei giovani, investendoli dei problemi. Il fenomeno del vandalismo è complesso e non si sconfigge certo con uno sporadico ed unico intervento. Invece alle prime nuove scritte ha gettato subito la spugna. A nulla sono valsi i tentativi di stimolo che provenivano dallo scrivente o da sollecitazioni di alcuni cittadini più sensibili…le ricordo il divieto di vendita di bombolette ai minori (con l’obiettivo principale di far discutere i cittadini) e l’acquisto da parte dell’Amministrazione di una sabbiatrice, per il costo di 7.000 euro, con un emendamento al bilancio di previsione del 2009. Entrambe le proposte furono bocciate più perché venivano da un’esponente della minoranza che per una valutazione obiettiva delle stesse. Il problema non è stato più affrontato e mi domando se c’è un limite a tutta questa indecenza e quando, secondo i suoi criteri, la misura sarà colma. Dobbiamo forse aspettarci che i writers vengano anche durante i lavori del Consiglio ad imbrattare i muri interni dell’Aula Pucci, gli ultimi rimasti ancora inviolati? La civiltà di un paese viene valutata e misurata anche per come si presenta il centro cittadino agli occhi della gente e dei croceristi di passaggio che di certo non rimangono entusiasti nel vedere queste spiacevoli situazioni. Signor Sindaco nonostante le sconfitte vuole provare a riaffrontare nuovamente la questione in virtù anche delle potenzialità che può offrire la sua carica di primo cittadino? Io sono pronto a garantirle il mio contributo e la mia sensibilità…in caso contrario la sua indifferenza sarà più eloquente che mai. Che ne direbbe se a quei ragazzi gli offrissimo una pizza? Potrebbe esser un buon approccio. Vedrà il confronto ed il dialogo ci metterebbero sulla buona strada…una volta stabilito un rapporto potremmo parlare loro anche della necessità delle regole e della loro applicazione. Questa strada, unitamente ad interventi di ripristino, potrebbero rappresentare una soluzione efficace. L’indifferenza invece è il migliore alleato di chi offende il decoro urbano o non rispetta le regole di una convivenza civile. Ci vuole prima di tutto volontà di agire. Devo pensare che non facendo mai passeggiate nei luoghi comuni o che spostandosi sempre con l’auto blu e non essendo nostro concittadino è lontanissimo da questo problema?
Vittorio Petrelli
Consigliere Comunale Italia dei Valori