Un pomeriggio decisamente inconsueto, e originale, quello di ieri al Pirgo di Civitavecchia, dove uno degli stabilimenti liberi attrezzati che insistono sul frequentatissimo arenile cittadino ha ospitato una festa indiana. Una parte della comunità del paese asiatico di Roma ha deciso di organizzare una sorta di gita a Civitavecchia, nella quale invitare le comunità che abitano il nostro comune e quelli di Tarquinia, Santa Marinella e del litorale.
Una festa privata in piena regola, con tanto di musica caratteristica dell’India, vestiti tradizionali e prodotti tipici, degustati tra le sdraio e sui tavoli dello stabilimento. E perché no, offerte anche ad alcuni curiosi civitavecchiesi, che hanno voluto provare le prelibatezza di una nazione così lontana, e per molti versi così affascinante. La riunione della comunità indiana è durata dalle 14:30 fino alle 19, quando il gruppo composto da oltre 200 persone ha lasciato la spiaggia ringraziando il proprietario dello stabilimento e Civitavecchia per l’ospitalità dimostrata.
In realtà, non è stato un pomeriggio di completo relax per tutti. Alcuni degli esponenti del neonato comitato degli abitanti di via Thaon De Revel si sono lamentati della musica alta che proveniva dalle casse dello stereo portato dalla comitiva, sin dalle prime ore del pomeriggio. Sono intervenuti a più riprese, la Polizia Locale, la Polizia ed i Carabinieri, con questi ultimi che raccontano di aver solamente chiesto di abbassare un po’ il volume della musica, ma di non aver riscontato nulla di anomalo.
Al di là di qualche diverbio tra il gestore e alcuni abitanti, quindi, tutto è andato per il verso giusto. Dopo questo “sopralluogo”, Civitavecchia è rimasta nel cuore della comunità indiana e questo, chissà, potrà anche portare in futuro a degli investimenti sul nostro territorio, come preannunciato al titolare dello stabilimento da qualcuno degli ospiti presenti alla festa di ieri pomeriggio.
1 Comments
giovanni
Fino a che noi non decideremo di integrere al meglio i migranti di tutte le razze e colori per la maggior parte li dovremo mantenere noi o peggio ancora assorbiti dalla delinquenza.
Noi certi lavori non li vogliamo più fare perchè li consideriamo di basso livello e visto che ce ne freghiamo diventano manovalanza a bassissimo costo, senza assistenza e gestiti come manovalanza dalla delinquenza invece che dalle Agenzie per il lavoro ufficiali