“Chi risarcirà i danni provocati dalla vicenda delle case popolari di Via 16 settembre 9 e 23?”. A domandarselo è l’Unione Inquilini, per la quale fino ad ora e per il futuro saranno le famiglie assegnatarie a pagare gli errori commessi dagli amministratori dell’Ater, sperando che qualcuno di questi ultimi sarà costretto a risarcire i danni subiti dall’ente e dagli inquilini.
“Il commissario straordinario Massimiliano Fasoli – affermano dall’Unione – può pure affermare: ” allo stato attuale l’opera di demolizione e ricostruzione delle due palazzine non è stata definanziata”, ma lo sarà il 31 dicembre 2024 visto che non sarà stata eseguita la metà dei lavori così come richiesto dal PNRR.
Né può chiamarsi fuori il commissario straordinario adducendo che “quello di Via XVI Settembre è un piano di realizzazione che ho ereditato, sul quale avevo espresso fin da subito dei dubbi significativi “, perché dalla data della sua nomina (26.10.2023) non ha risolto nulla.
I danni subiti dall,’ATER non sono limitati soltanto alla perdita dei fondi del PNRR ( oltre sei milioni di euro) ma anche i soldi spesi e da spendere per gli affitti degli appartamenti nei quali sono alloggiate le famiglie assegnatarie, per il trasloco e per il deposito del mobilio in un magazzino di Pomezia, per gli onorari dei professionisti impegnati nei progetti, alle imprese che hanno aperto il cantiere, ecc.
Attualmente nessuno è in grado di dire che fine faranno le due palazzine abbandonate, e se gli inquilini sfollati avranno mai una sistemazione definitiva, ma lo sperpero di denaro è talmente elevato che la Corte dei Conti e la magistratura ordinaria non potranno fare a meno di metterci le mani. Tanti soldi sprecati, mentre non ci sono case da assegnare alle numerose famiglie che ne hanno diritto e attendono invano da anni nella graduatoria del bando comunale.