“Pietro Tidei, prima di parlare di ignoranza e demagogia, si dovrebbe informare bene, perché probabilmente non è a conoscenza dei documenti storici e pubblici che provano l’insussistenza degli usi civici”. È la replica del consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Emanuele La Rosa al sindaco di Santa Marinella sulla vicenda degli usi civici. Secondo La Rosa, il sindaco Tidei non ha capito la gravità della situazione perché ci sono moltissimi cittadini che sono stati vessati per liberare case gravate da un uso civico inesistente a causa della perizia errata dell’Agraria di cui la Regione Lazio ha preso atto nel 2013.
“L’intervento a gamba tesa del sindaco Tidei è stato quanto mai inopportuno e non si capisce neanche a che titolo lo abbia fatto, ma forse la foto che lo vede sorridente a fianco al presidente dell’Agraria che aveva da poco vinto le elezioni lo spiega benissimo. Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, prima di parlare di ignoranza e demagogia, si dovrebbe informare bene, perché probabilmente non è a conoscenza dei tanti documenti storici e pubblici che comprovano l’insussistenza degli Usi Civici e che usciranno fuori davanti al commissario per gli Usi Civici insieme alla perizia commissionata dal Comune di Civitavecchia per l’analisi del territorio. Vale la pena di ricordare al lettore che gli Usi Civici non sono uno strumento per estorcere soldi ai cittadini, sono uno strumento di tutela del paesaggio e della destinazione agrosilvopastorale che certamente non è quella di una zona semicentrale di una cittadina di provincia come Civitavecchia. Per quanto riguarda la politica, la Regione può dare il suo contributo positivo in due maniere:
1) Nominare un suo perito per prendere visione dei tanti documenti storici che in questi mesi sono stati ritrovati e, quindi, rivedere sulla base di questi la sussistenza degli Usi Civici a Civitavecchia. D’altronde è inaccettabile che faccia una presa d’atto della sola Perizia dell’Agraria senza tenere conto di quella del Comune di Civitavecchia.
2) Trasferire gli Usi Civici in altro loco, magari sulla base di una conciliazione. Questa proposta è stata fatta davanti al Commissario per gli Usi Civici che non ha eccepito nulla. Eventualmente la Regione può sedersi insieme al Comune e all’Università Agraria per mettere in piedi questa conciliazione. Infatti, non è un mistero che noi proponiamo la Frasca come luogo dove trasferire il demanio collettivo e che la Frasca appartiene alla Regione tramite l’Arsial. Forse il Sindaco di Santa Marinella non è d’accordo con questa scelta? Eppure, la stessa vendita da parte dell’ARSIAL del terreno del campeggio, per il quale non aveva preventivamente interpellato il comune di Civitavecchia, dimostra che ogni strumento per tutelare la Frasca è benvenuto.
Forse il sindaco Tidei non ha capito la gravità della situazione. Ci sono moltissimi cittadini che sono stati vessati per liberare case gravate da un Uso Civico inesistente a causa della perizia errata dell’Agraria di cui la Regione Lazio ha preso atto nel 2013. Aspetto con una certa dose di scetticismo che questi cittadini vengano contattati dall’Università Agraria per restituirgli i soldi. Certamente sarà più difficile, per non dire impossibile, che i periti che hanno redatto le perizie siano disposti a fare altrettanto. Se la Regione approverà la perizia dell’Università Agraria senza prendere visione di quella del Comune, rischierà di ripetere lo stesso errore del 2013, con la differenza che questa volta è stata avvisata non da un soggetto qualunque, ma dall’ENTE che grazie alle elezioni amministrative rappresenta i cittadini di Civitavecchia molto più di quanto non faccia l’Università Agraria. Comunque voglio rassicurare i cittadini, su questa storia andremo avanti fino alla fine, per noi è inaccettabile che la politica si giri dall’altra parte costringendoli a pagare somme insostenibili per liberare le proprie case dal gravame degli usi civici, perché, documenti alla mano, sappiamo che questi a Civitavecchia non esistono e sappiamo che pure se esistessero la politica potrebbe risolvere il problema con il trasferimento degli stessi. Per questa ragione il sindaco Tidei se ne faccia una ragione, andremo avanti fino alla fine e faremo valere le nostre ragioni. Quanto è successo a Civitavecchia è una vergogna e uno stupro del diritto di proprietà dei cittadini che hanno comprato le proprie case in perfetta buona fede”.
2 Comments
Mario
De rosa lei sta facendo bellissime azioni sugli usi civici e per questo la stimo molto si vede che tiene molto alla cittadinanza ed alle famiglie….non capisco perche’ non mette lei o i suoi colleghi lo stesso impegno verso tutte queste sale giochi che stanno invadendo la citta’ e rovinando numerose famiglie leggo addirittura fuori dai locali aperti 24 ore su 24 mentre la linea nazionale e’ di chiuderle qui a Civitavecchia continuano a spuntare come funghi….mah non capisco il motivo almeno limitare gli orari…cmq tifo per voi saluti buon lavoro Mario
Alessandro
Mi lego all’intervento di Mario come mai non seguite la linea nazionale del m5s sul gioco d’azzardo ed a civitavecchia sale mangia soldi aperte addirittura 24 ore su 24 vedi vecchiietti che si giocano pensioni…spero arrivi voce al nazionale che civitavecchia e’ contro corrente riguardo il gioco d’azzardo rispetto alla linea nazionale che e’ contro questo cancro…la dimanda e’ rivolta anche al sindaco Cozzolino