Si è parlato del post carbone a Civitavecchia nel corso di un incontro tra una delegazione locale di Unindustria e il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
“Ringrazio il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin per averci dato l’opportunità di questa riunione e per avere ascoltato molto attentamente il punto di vista delle imprese di Civitavecchia in merito al tema strategico della transizione energetica, con l’ormai imminente uscita dal carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord” ha dichiarato Cristiano Dionisi, Presidente Unindustria Civitavecchia, dopo l’incontro, quale erano presenti, tra gli altri, Francesca Guerrucci, Presidente Piccola Industria di Unindustria Civitavecchia, e Paolo Sacchetti, vicepresidente Federlazio e responsabile area di Civitavecchia.
“Il nostro territorio, negli ultimi decenni – ha aggiunto Dionisi – ha contribuito al sistema energetico nazionale in maniera importante, anche facendo fronte all’emergenza della crisi del gas degli anni scorsi. La scelta di uscire dalla produzione di energia a carbone impatta in maniera forte sul nostro territorio, mettendo soprattutto in grande crisi la filiera produttiva delle Pmi che sono legate alle attività manutentive degli impianti. È per questo motivo che abbiamo chiesto di affrontare questo percorso con la garanzia dei massimi livelli istituzionali, una richiesta che si è concretizzata con l’apertura del Tavolo di Coordinamento che sta lavorando con la partecipazione di tutti gli attori in campo, tra cui appunto il Mase. Civitavecchia deve essere pensata come un’area di sviluppo, non un’area di crisi. Riteniamo che questa area possa e debba essere considerata un’area pilota nella quale realizzare progetti industriali che vedano impegnate le nostre aziende del cluster elettromeccanico su nuove attività, anche alla luce di un re-skill delle competenze in campo. Bisogna lavorare tutti insieme per la crescita e lo sviluppo del territorio, cercando di far dialogare le ragioni della sostenibilità ambientale, di cui il sistema delle imprese è primo promotore, con il pragmatismo degli altri piani della sostenibilità, in primis economica. Incontri come quello con il ministro Pichetto Fratin vanno sicuramente nella giusta direzione”.
3 Comments
giovanni
Bla Bla Bla!!!!!!!!!!!!!!!!
I politici al momento fanno il proprio lavoro e interesse ossia sono in giro per recuperare voti.
Il problema è che in giro non si vede un movimento che indichi la possibilità di lavoro.
Dal momento che tra 18 mesi ci sarà il vuoto assoluto di lavoro già oggi oltre le chiacchiere avremmo dovuto vedera muoversi qualche industriale con lavori per la realizzazione di qualcosa perchè per realizzare qualcosa ci vuole tempo, non è che oggi vai al supermercato e la compri.
Le aziende locali si sono attrezzate esclusivamente per servire l’ENL e nessuna ha provato a produrre qualcosa per un mercato industriale.
Per sapere cosa fare non ci vogliono scienziati, si va in una zona industriale che magari produce particolari elettrici o meccanici e si vede in realtà cosa serve.
Se continua così potremo solamente dare una mano per scaricare qualcosa in porto.
giovanni
Si spera solamente che non si ripeta quello avvenuto con le nuove terme dove per due volte per problemi politici ci sono resti di edifici e oggi l’unico utilizzo delle acque termali è per il parziale riscaldamento delle serre Albani e delle insufficienti terme della Ficoncella.
Aria
Bho, io ho visto che qualcuno ci aveva anche provato ad insediare un elemento industriale diverso. La politica e la cittadinanza hanno preferito fare una guerra incredibile a quell’iniziativa. Per me chiunque è causa del suo male deve piangere se stesso. È il male di Civitavecchia sono i civitavecchiesi