La chiusura anticipata del consiglio comunale è arrivata subito dopo la bella cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria al fondatore della Comunità Sant’Egidio, Andrea Riccardi. In un’aula Pucci gremita di studenti e istituzioni, sono state consegnate a Riccardi la pergamena e le chiavi della città, in un clima di riflessione e commozione.
Si sono susseguiti diversi interventi, a partire da quello del sindaco Ernesto Tedesco ad arrivare a quello del vescovo Gianrico Ruzza, passando per la presidente della Fondazione Cariciv, Gabriella Sarracco e l’assessore alla Cultura, Simona Galizia, tutti emozionati per l’importante riconoscimento ad un uomo che ha speso la sua vita a sostegno dei più deboli e delle persone bisognose.
“Sono più contento di quello che mi aspettavo quando sono partito da Roma – ha spiegato Riccardi – perché vedo un clima di grande e sincero affetto. Un clima elogiativo, che indubbiamente fa piacere. Siamo in una fase difficile, nella quale i conflitti si eternizzano e le guerre sembrano non finire mai, diventando quasi pulite. Noi abbiamo avuto la fortuna di godere di così tanta pace, da dimenticare le guerre. E allora Civitavecchia assume un ruolo importante, in primis perché ha conosciuto la guerra: è stata bombardata, distrutta e molti suoi cittadini sono stati uccisi. E poi perché è un porto, sia crocieristico ma anche uno scalo sicuro nel Mediterraneo che deve accogliere persone in difficoltà.
Civitavecchia può fare tanto: ricordare cos’è la guerra e dando valore alla pace. Anche perché senza memoria non si appartiene a niente, non c’è libertà. Sono quindi orgoglioso di essere un cittadino di questa città, che ricorda all’Italia e al mondo l’orrore della guerra. Auguro il meglio a Civitavecchia e a tutti: sia sovrana tra tutti la pace e la fraternità”.
1 Comments
Luca
Queste si che sono cose importanti … mica il traffico stile Calcutta, la monnezza al secondo piano, la crisi economica senza fine, ecc. ecc.