Neanche il tempo di installarli, che i vandali hanno già preso d’assalto i portacenere della campagna Zero mozziconi. Uno dei dispositivi a colonna, posizionato a largo Galli, è stato divelto e gettato a terra.
Il Comune ha provveduto a sporgere denuncia e si stanno passando al setaccio gli impianti di videosorveglianza dell’area. “Ho provveduto personalmente a fare la segnalazione al commissariato di Polizia – afferma il sindaco Ernesto Tedesco – troveremo il responsabile, tolleranza zero”.
12 Comments
Nicola65
Non c’e` da stupirsi, siamo a Civitavecchia ed episodi del genere si sono sempre verificati, il che denota purtroppo la misura del senso civico di certi abitanti della bella citta’ d’ incanto.
Roberta
Con certi civitavecchiesi purtroppo le buone maniere e gli appelli al loro senso civico non servono a niente. Chi ha vandalizzato quel portacenere è un povero bimbominkia e non diventerà mai un cittadino educato e civile.
La soluzione a questi episodi arriverà, e sarà fatta di: reti 5G, telecamere ovunque, software di riconoscimento facciale. E magari un paio di anni di riformatorio, con tanto di lavori forzati, per pischelli diversamente intelligenti.
Una volta non vedevo con favore un futuro “orwelliano” ma ora, mi dispiace dirlo, lo aspetto con impazienza.
Piero
Concordo e magari intanto i genitori tornassero a fare il loro mestiere!
giovanni
In Slovacchia lungo la strada simile a via Cencelle ogni mezz’ora una gazzella della polizia locale pian piano si faceva una passeggiata su e giù e ogni 100 mt c’erano piazzate le telecamere di sorveglianza.
Io ne avevo una vicino al balcone della casa dove abitavo e su cui andavo a fumarmi una sigaretta, quando uscivo, dopo un pò, mi sono accorto che la telecamera si girava verso di me e presa confidenza li salutavo.
Da quelle parti si beve roba forte alla grande ma per strada non ho mai visto un ubriaco e se ti pizzicavano alla guida con il 0,001 di alcool la patente come minimo te la strappavano, dopo un pranzo di nozze prenotano pullman per riportarli a casa.
Tutte le norme e leggi le abbiamo anche noi ma se poi non si applicano qualcuno ne approfitta per fare quello che gli pare.
sandro
i sogni e le “puzzette” lasciateli sotto le coperte………………….
un paio d’anni di riformatorio per aver divelto un posacenere………. e se dai uno schiaffo a qualcuno cosa ti danno,l’ergastolo?
levategli i social per 6 mesi e sì,vedrete gli effetti……………
giovanni
L’ultima tua proposta è quella più valida ma con meno possibilità di riuscita.
Poi per piacere non chiamare “social” certe applicazioni che di sociale nella pratica hanno molto poco.
Piero ne ha detta un’altra sacrosanta: il problema dei genitori che hanno abdicato a questa funzione delegandola a chiunque altro fosse disponibile ma soprattutto non comprassero uno smartphone ad un ragazzino delle elementari tanto per levarselo dalle p………. e sentirgli dire che l’amico ne ha uno da un anno e lui no.
Roberta
Gentile Sandro, non so a cosa si riferisca quando parla di sogni e “puzzette”, ma se un paio di anni di riformatorio le sembrano troppi, a me sei mesi senza smartphone non mi sembrano neanche una punizione.
Ne approfitto per segnalarle che nel 1993 a Singapore un ragazzo americano, colpevole di vandalismo e furto di segnali stradali, è stato condannato a 4 mesi di carcere, 2214 $ di multa e sei frustate (con una frusta di rattan sulle chiappe nude). A Singapore la fustigazione è prevista per diversi reati e, a mio modesto avviso, ci vorrebbe anche da noi, specialmente per certi ragazzini diversamente educati ed encefalizzati.
La civiltà di un popolo si misura anche da come tratta le cose pubbliche e da come punisce chi non sa vivere insieme agli altri in modo rispettoso e civile. Se a lei sta bene il grado di civiltà del nostro Paese e della nostra città, sono contento per lei.
alessandra
Diciamo che siccome stiamo quasi nel 3000, la soluzione sarebbe quella di mettere la videosorveglianza, principalmente in quelle zone dove i tanti “bimbiminchia”si riuniscono , però poi una volta individuato il colpevole che qui stiamo dando per scontato che siano i giovani, i danni vanno fatti pagare, così forse e sottolineo forse, i loro genitori due schiaffi può darsi che glie li diano.
Comunque di tutti commenti letti, una cosa condivido in pieno e cioè che i genitori devono ritornare a fare i genitori e non gli amici dei propri figli.
Roberta
Salve Alessandra! Assolutamente d’accordo anche io sul ruolo che i genitori hanno (o dovrebbero avere…). Purtroppo mi sembra che ormai tra certi adolescenti ed i loro genitori non ci sia tutta questa gran differenza. I genitori sembrano dei bimbi scemi quanto i loro figli, se non di più. Infatti i commenti di molti adulti sono del tipo: “E vabbè… per un portacenere… e che sarà mai…”. Se questi sono gli adulti, i loro figli come potranno essere? E che adulti potranno diventare? Di alcuni ne leggiamo nella cronaca sempre più spesso: dagli episodi di maleducazione e vandalismo, fino al bullismo e alle vere e proprie “baby gang”.
Ecco da dove viene la mia amarezza e la mia fiducia nella sinergia tra carcere, multe e frustate, che peraltro a Singapore (Paese che frequento spesso) funziona benissimo…
Piero
Ora, che siano frustate o il semplice timore di sapere che ad una cappellata corrisponde una punizione….ma solo io ricordo la famosa frase “e quanno torni te do er resto?”
Una pappina non ha mai ucciso nessuno ma c’ha sempre fatto riflettere quei 10 secondi di più. Sarò all’antica io.
Poi non mi stupirei nemmeno se a rompere quel posacenere fosse stato un “genitore” di 35/40 anni ma li ormai è troppo tardi.
Alessandra
….si la frase…quanno torni te do il resto…la conosco benissimo, come pure…gira gira te levo dal monno…frasi che effettivamente avevano il loro effetto…… positivo.
Mauro
D’altronde cosa ci si può aspettare se poi l’esempio è questo? https://trcgiornale.it/atto-vandalico-sulla-mirabilia-urbana-gli-artisti-e-il-curatore-non-si-costituiscono-parte-civile/
Magari in questo caso erano figli di qualche intoccabile?