Va dato atto alla Cgil di grande onestà intellettuale e di essere l'unica organizzazione che ha criticato le nomine delle varie società di gestione del porto. E va dato atto della lucida critica ad un sistema che la sinistra ultimamente ha addebitato al Sindaco (leggi dirigenti comunali) ma in cui essa stessa mi dispiace ammetterlo, si rivela maestra. La sensazione sgradevole per chi crede in una sinistra riformista e liberale che queste nomine abbiano un vago sapore cencelliano; un Presidente alla Margherita, uno ai DS ed uno a Rifondazione. Sembra di essere ritornati al passato quando politica e partiti avevano invaso zone non di loro competenza. La sgradita sensazione per chi ancora non credeva ad una omologazione della politica, è che più del rispetto del merito, delle competenze, della professionalità, sia stata privilegiata la logica dello schieramento, dell’appartenenza. Sarebbe utile per eliminare qualsiasi cattiva interpretazione chiarire i criteri di queste scelte, specificare che corrispondano al raggiungimento di utili mete per la collettività, rendere pubblici i curricula dei nuovi Presidenti. Faccio queste affermazioni da semplice cittadino, quello che il sociologo Duverger definiva simpatizzante, che ormai vota(va) a sinistra per affetto, nella consapevolezza, questa tutta di tradizione socialista, che le istituzioni vadano vissute come bene comune non di una parte. Quando prevale la logica dell’appartenenza a quella della professionalità e del talento, la speranza di futuro per questa città si identifica ormai nell’utopia. Tullio Nunzi ex simpatizzante di sinistra
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Rino Zagni
…e ora? Simpatizzante di…..