Per il terzo anno consecutivo il mare di Civitavecchia e Santa Marinella viene giudicato al limite dell’eccellenza. Arpa Lazio ha infatti pubblicato l’annuale relazione sullo stato del mare lungo tutto il litorale della Regione. L’indagine è stata effettuata lo scorso anno e si è svolta nell’arco di sei mesi, ovvero nel periodo di tempo compreso tra il 1 aprile ed il 30 settembre. Rispetto alle indagini precedenti, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, l’indagine è partita con un mese di anticipo rispetto all’abituale apertura della stagione balneare.
Sono stati analizzati chilometri di costa sotto diversi parametri e, come detto, Civitavecchia e Santa Marinella non hanno fatto registrare alcuna criticità. In particolare, a Civitavecchia, tutte e cinque le aree di balneazione comunali controllate hanno avuto il giudizio di eccellente. Leggermente diverso il discorso per quanto riguarda Santa Marinella, dove, su dieci aree di balneazione comunali, cinque hanno avuto il giudizio di eccellente, quattro di buono e uno di sufficiente. Il dato per l’assegnazione delle classi assegnati ai vari punti di rilevazione, che va da scarso a eccellente, viene calcolato attraverso una formula matematica che utilizza i valori ottenuti dalle analisi microbiologiche di escherichia coli ed enterococchi intestinali. Da considerare la differente estensione delle aree di balneazione tra le due realtà: a Santa Marinella sono 14,7 chilometri, mentre a Civitavecchia solamente 5,1. Va considerato che nel corso del periodo di indagine possono essersi verificati episodi di inquinamento e a Civitavecchia è avvenuto alla Torre di Sant’Agostino, ma sono stati di brevissima durata e tali da non influenzare il giudizio complessivo. Insomma, dati molto incoraggianti, che arrivano proprio nel momento in cui la stagione balneare entra nel vivo. Dati che stanno a testimoniare l’efficienza degli impianti di depurazione.