“Quel popolo che aspetta di nascere. Controllo demografico, aborto e falsi diritti”: il libro, curato dal Movimento per la vita di Civitavecchia, è stato presentato venerdì scorso presso la sala Buonarroti di Civitavecchia. L’incontro è stato promosso con la collaborazione della Curia Vescovile di Civitavecchia e Tarquinia, dei Salesiani di Civitavecchia, e del Centro studi “Rosario Livatino” ( giudice ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 ).
“L’evento – si legge in una nota del Movimento della Vita – è stato presentato dal notaio Giuseppe Capparella e dall’artista Ombretta Del Monte, ed ha visto il saluto di monsignor Luigi Marrucci, vescovo di Civitavecchia e Tarquinia, di Marina Casini, presidente nazionale del Movimento per la vita. Di Carlo Casini (presidente emerito dell’Mpv), Roberto
Bennati (vice presidente nazionale del Movimento per la vita), Alfredo Mantovano (magistrato e vice presidente del Centro studi “Rosario Livatino”), e Marina Monacchi (responsabile Segretariato sociale per la vita). Il testo prende spunto dal programma stilato nel 1969 da Frederick Jaffe (vicepresidente di Planned Parenthood International, organizzazione per la pianificazione delle nascite e l’aborto ), finalizzato alla riduzione della popolazione mondiale (in linea con la dottrina di Thomas Malthus, economista inglese, che
attribuiva alla pressione demografica la diffusione della povertà e della fame nel mondo). Tale programma incoraggiava contraccezione, aborto chirurgico e chimico, tentando di alterare l’immagine della famiglia, cellula vitale nella quale la vita umana nasce e si sviluppa. La nuova mentalità anti-vita e le nuove politiche hanno colpito particolarmente l’’Italia, che è oggi il Paese con una natalità media di 1,3 figli per donna, la più bassa d’ Europa : il Prof. Blangiardo, uno degli autori del libro, demografo di fama nazionale, nel testo rappresenta un quadro fosco della popolazione italiana e delle conseguenze dell’invecchiamento della popolazione ( maggiore spesa sanitaria e pensionistica, riduzione della forza lavoro complessiva, ecc.), ma prospetta anche la soluzione, che sta in programmi e politiche di sostegno, aiuto ed attenzione alla famiglia. Marina Casini in un appassionato intervento, ha ribadito la natura umana del concepito e, come anche gli altri autori, ha sottolineato la grande menzogna sottesa all’approvazione delle leggi abortiste, che negano l’umanità del concepito, soffermandosi sulla enorme diffusione della pillola del giorno dopo, in grado di impedire l’annidamento dell’ovulo qualora vi sia stata fecondazione. Sommando 6 milioni di aborti, 440.000 confezioni di pillole del giorno dopo vendute in Italia, ben si comprende il motivo per cui l’Italia,nei 2060 circa, vedrà fortemente ridotta la propria popolazione, che scenderà a circa 55 milioni (compresi i circa 15 milioni di stranieri). Il magistrato Alfredo Mantovano, più volte sottosegretario all’interno, ha stigmatizzato la deriva eutanasica proveniente dai paesi anglosassoni, dove persino dei bambini vengono sacrificati alla logica dell’utile, bambini come Alfie Evans, Charlie Gard , uccisi “nel loro interesse” hanno detto i giudici inglesi. Bambini che avrebbero potuto essere curati altrove, anche in Italia, come chiedevano i loro genitori. Una nuova filosofia, dell’utile, che tende a sopraffare il debole, i più deboli tra gli uomini. Carlo Casini ha ripercorso l’iter di approvazione della legge 194 in Italia, ricorrendo in questi giorni i quarant’anni dall’approvazione ( 22 maggio 1978), ribadendo la fretta con la quale è stata è stata approvata la legge, per timore di vuoti di potere, vivendosi in quei giorni il dramma del terrorismo e dell’assassinio di Aldo Moro ( 9 maggio 1978).”Il dato principale di quella legge è che fu fatta in fretta. Basti ricordare le parole del relatore di maggioranza dell’epoca: Giovanni Berlinguer che disse ‘siamo costretti ad approvarla per evitare il referendum’, poi ci ripenseremo. Si temeva che il referendum avrebbe favorito il terrorismo e dissolto la solidarietà nazionale, fu tutto troppo frettoloso” . Ed infine, la domanda che tutti dobbiamo porci :“Ma nel seno di una donna incinta o in una provetta di laboratorio dopo una fecondazione artificiale che cosa c’è? Un essere umano o una cosa? Un soggetto o un oggetto? Un anonimo grumo di cellule o un figlio?”. La scienza, la ragione ed il senso comune hanno una sola risposta, che solo l’ideologia può negare ; persino Tertulliano, scrittore romano del II secolo dopo Cristo, affermava: «E’ un omicidio anticipato impedire di nascere; poco importa che si sopprima l’anima già nata o che la si faccia scomparire nel nascere. E già un uomo colui che lo sarà “. Marina Monacchi ha parlato del suo servizio a favore della vita, da molti decenni, durante i quali ha seguito 8000 casi di mamme in difficoltà nel Segretariato Sociale per la Vita. Roberto Bennati, infine ha parlato del prezioso servizio offerto dalla case di accoglienza del Movimento per la vita, dove, tra mille difficoltà, si aiutano le mamme a portare avanti la gravidanza,donando loro una casa ed un ambiente sereno e familiare ove nascerà e sarà accolto il bambino”.